Reale e il bronzo iridato: “La gara a squadre? Una meraviglia”

“Un mondiale non è mai come te lo aspetti, ti sorprende, ti disorienta: anche se ti prepari mentalmente quando sei giovane non sempre riesci a gestirlo. Nella gara individuale potevo davvero andare più avanti, Couderc era un avversario che conoscevo già. Ma la gara a squadre è stata una meraviglia, davvero bellissima. Un terzo posto strappato col coltello tra i denti al fortissimo Egitto che vale come un oro, come ha detto il ct Zanotti: lo abbiamo costruito in un anno intero. Siamo cresciuti, stiamo diventando una delle squadre da battere e ci divertiamo nel farlo. L’intesa tra noi è palpabile e produce risultati, come ha detto il maestro Radoi, chissà che cosa faremo l’anno prossimo. Da parte mia farò sempre il mio meglio come in tutte le cose che faccio. La stagione scorsa l’ho dovuta saltare per un brutto infortunio, ma la fiducia del ct nel volermi comunque in squadra credo così di averla ben ripagata e di questo gli sarò per sempre riconoscente. Avere i miei fratelli accanto in nazionale Cadetti e l’immancabile papà sugli spalti mi dà sempre una carica extra per affrontare le difficoltà e le paure che inevitabilmente accompagnano le prove più difficili”.